Il PRP (ricco di piastrine e di fattori di crescita) contiene una concentrazione di piastrine 8 volte superiore alla conta basale e di linfociti 5 volte superiore alla concentrazione di partenza.
Con questa tecnica possono essere trattate le seguenti tendiniti:
Epicondilite (gomito del tennista)
Epitrocleite (gomito del golfista)
Fascite plantare
Tendinite di Achille, tibiale posteriore e tendine rotuleo
Pubalgia.
Il trattamento si svolge in Day-Hospital e dura in tutto circa 30 minuti: si esegue un normale prelievo venoso di 30 o 60 ml a seconda dell’estensione della zona da trattare. Il sangue viene poi inserito in una speciale centrifuga e centrifugato per 15 minuti ottenendo i 3 strati descritti prima. Dall’apposito contenitore si estrae solo il PRP (3 o 6 ml) e si aggiungono 0.o5 ml di bicarbonato di sodio per ogni ml di concentrato piastrinico per ridurre l’acidità prima dell’iniezione.
Si procede quindi con la disinfezione della cute sul sito di iniezione e con l’infiltrazione di anestetico locale cutanea o sottocutanea se si tratta di una tendinite (in caso di artrosi del ginocchio si infiltra direttamente in articolazione il PRP). Dopo 2-3 minuti si inietta il PRP nell’area di maggior dolore e si praticano delle perforazioni multiple del tendine con ago.
Al termine della procedura si applica una medicazione e il paziente osserva riposo in posizione supina per 15 minuti.
Nei giorni succesivi il paziente assume solo analgesici e non antiinfiammatori. Viene applicato del ghiaccio a cicli se ci sono delle manifestazioni di dolore.
Il paziente si deve astenere da attività fisiche vigorose o sportive per 4 settimane. Il controllo clinico è previsto dopo 1 mese.